Edoardo Raffiotta, avvocato e professore universitario, entra in LCA Studio Legale come Of Counsel per costruire una strategia legale “Future-proof” che, soprattutto in ambito tech, assicuri un allineamento costante con le iniziative delle Istituzioni regolatorie cercando soluzioni adeguate a fenomeni dirompenti come l’intelligenza artificiale e la cybersicurezza.
Accanto all’attività di supporto giuridico all’innovazione, il progetto mira ad inaugurare in Italia un’attività di Tech Diplomacy finalizzata a trasmettere un messaggio corretto sulla tecnologia, la quale – a causa di una scarsa cultura del digitale – non viene compresa e talvolta demonizzata. La realtà, invece, è che l’innovazione tecnologica è un motore impareggiabile di sviluppo economico e sociale.
L’avv. Raffiotta è professore di diritto costituzionale nell’Università di Milano Bicocca. Insegna inoltre diritto amministrativo, diritto dell’innovazione e dell’intelligenza artificiale. Come avvocato ha maturato una significativa esperienza in tutti i principali ambiti regolatori del diritto pubblico. Si interessa in particolare ai temi di diritto pubblico dell’economia e dell’innovazione tecnologica nei servizi, con una specifica attenzione alla protezione dati, all’intelligenza artificiale e alla cybersicurezza.
È inoltre membro del Centro di ricerca in Public Law and Policy della School of Law di Berkeley – University of California, con un incarico di ricerca sui profili giuridici dell’intelligenza artificiale e della cybersecurity.
Il professor Raffiotta ha dichiarato: “Con i professionisti di LCA condividiamo la stessa attenzione per l’innovazione. LCA è una realtà professionale con una marcata identità culturale: l’attenzione per il mondo dell’innovazione, che è assolutamente al centro dei miei interessi scientifici universitari”.
L’avv. Giovanni Lega, managing partner di LCA, ha dichiarato: “Il Prof. Edoardo Raffiotta porterà un importante contributo. Un costituzionalista che si occupa di tecnologia: non sono molti. Tradizionalmente il diritto del digitale è un ambito di competenza dei civilisti. Tuttavia, l’impatto della tecnologia sui diritti e sulle Istituzioni ha aperto una nuova stagione regolatoria, che, su tutto, si caratterizza per l’interesse dello Stato sul fenomeno digitale. Considerando la nuova centralità del diritto pubblico nella regolazione del digitale, è evidente la necessità di lavorare a nuove sinergie e adoperarsi per promuovere una specifica sensibilità, per le aziende e le Istituzioni, rimettendo al centro proprio i diritti costituzionali”.
