La composizione negoziata «è stata immaginata per affrontare situazioni nelle quali la nube dello squilibrio economico-finanziario comincia ad addensarsi all’orizzonte», spiegano Angela Pietrosillo e Guido Berti di LCA Studio Legale. «Ecco perché, nel caratterizzare il ruolo dell’esperto, il legislatore non ha concepito un ufficiale di porto che sostituisca l’imprenditore al timone della propria impresa, bensì una bussola che si limiti ad indicargli la rotta. L’attenzione posta dal legislatore alla terzietà ed alla indipendenza della figura, unitamente alla precisazione che la figura dell’esperto debba distinguersi ontologicamente da quella del professionista, esalta la prospettiva negoziale del procedimento di composizione della crisi e, al tempo stesso, impronta ad imparzialità la figura dell’esperto».
L’articolo completo a cura di Antonio Ranalli su italiaoggi.it.