Gianluca De Cristofaro scrive su Il Sole 24 Ore di pubblicità comparativa: per il Tribunale di Milano l’illecito scatta se vengono date informazioni false. Contano inoltre le modalità linguistiche di espressione del messaggio: anche in un confronto veritiero è necessario mantenere un linguaggio non tendenzioso e moderato, per evitare di cadere nella denigrazione.