Il Decreto interministeriale del 19 novembre 2020 scaturito dalla collaborazione fra il Ministero della Salute, il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, introduce una nuova forma di espressione e presentazione supplementare delle informazioni nutrizionali degli alimenti, denominata NutrInform Battery, a causa del logo a forma di batteria che lo caratterizza, che può essere aggiunta alla dichiarazione nutrizionale da parte dell’operatore del settore alimentare su base facoltativa. Il Decreto indica inoltre le condizioni di utilizzo del logo nutrizionale facoltativo, complementare alla dichiarazione nutrizionale, in applicazione dell’art. 35 del Regolamento (UE) 1169/2011 riguardo la fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori.
Tale novità risponde all’esigenza di riportare sull’etichetta degli alimenti informazioni nutrizionali rilevanti allo scopo di contrastare il perpetuarsi di abitudini alimentari scorrette a livello globale che rischiano di compromettere la salute pubblica. Poiché il Regolamento (UE) n. 1169/2011 (“Regolamento”) non ha né imposto né limitato l’adozione di misure europee uniformi circa le modalità di espressione e presentazione delle informazioni inerenti al valore energetico e alle quantità di sostanze nutritive supplementari alla dichiarazione nutrizionale offrendo così la possibilità agli Stati membri di diversificare l’indicazione complementare degli elementi nutritivi degli alimenti, si sono affermati, principalmente due diversi sistemi supplementari di etichettatura delle dichiarazioni nutrizionali, quello a batteria (NutrInform Battery) e quello a semaforo, noto come Nutriscore.
Entrambi i loghi nutrizionali, essendo riportati sul front-of-pack (FOP) dell’imballaggio, richiamano l’attenzione del consumatore, al momento della scelta di un prodotto, su determinati indici nutrizionali, semplificando il momento dell’acquisto tramite immagini elementari, facilmente visibili ed interpretabili. Il governo italiano, in collaborazione con l’Istituto di Sanità ed il CREA, ha optato per l’etichetta NutrInform Battery come alternativa al sistema Nutriscore, utilizzato invece da altri paesi dell’Ue (ad esempio Francia, Belgio e Spagna).
Nel caso di adozione del Nutriscore in Italia, l’olio extravergine di oliva e il Parmigiano Reggiano figurerebbero tra prodotti “poco sani” e, ancora, prosciutti, salami e pasta sarebbero penalizzati da questo sistema di etichettatura. Il sistema a semaforo, a differenza del NutrInform Battery, nella maggior parte dei casi nulla indica in merito a nutrienti e relativi quantitativi. Infatti, la batteria esclude dal campo di applicazione del logo nutrizionale (i) gli alimenti confezionati in imballaggi o in recipienti con superficie maggiore che misura fino a 25 cm² e (ii) i prodotti DOP, IGP e STG (specialità tradizionale garantita), di cui al Regolamento (UE) n. 1151/2012, poiché il rischio di impedire al consumatore di riconoscere il marchio di qualità legato all’origine sarebbe notevolmente elevato.
Qui l’alert completo a cura del Team Food.