Negli ultimi due anni l’equity crowdfunding, cioè il finanziamento “dal basso” di start up, ha registrato una crescita esponenziale.
Tra i vari aspetti legali senza dubbio quello della proprietà intellettuale riveste un’importanza cruciale: se marchi e brevetti, infatti, non vengono protetti vi è il serio rischio che altri li registrino, come spiega Gianluca De Cristofaro nell’intervista (qui) su ItaliaOggi a cura di Antonio Ranalli.
Per conoscere lo stato dell’arte in Italia, la normativa di riferimento e i pro e i contro di questa particolare tipologia di crowdfunding, leggi qui l’approfondimento per 4cLegal scritto da Marco Imperiale.