“I tre pilastri di questa riforma sono: il tetto, quale limite massimo, ai compensi per gli agenti; l’obbligo per gli stessi di rappresentare un unico soggetto nel contesto della medesima trattativa; la creazione di una clearing house, una piattaforma digitale nella quale pubblicare, in ottica di trasparenza e tracciabilità, dati, informazioni, attività e pagamenti degli agenti”, sottolinea l’avvocato Federico Venturi Ferriolo, Partner – Co Head of Sports presso LCA.
Federico ci spiega che: “Nella bozza di regolamento della Fifa, sulla quale ha lavorato molto il sindacato mondiale dei calciatori, c’è la necessità di rafforzare il concetto di stabilità contrattuale – cristallizzatosi all’indomani del terremoto rappresentato dalla sentenza Bosman – e ogni opportuno presidio funzionale a evitare speculazioni e pratiche abusive. Il calciatore deve essere libero di firmare o meno un contratto senza eventuali pressioni dei club e/o degli intermediari (che saranno solo agenti riconosciuti), considerando che spesso gli interessi del giocatore non coincidono con quelli di quest’ultimi.
Gli agenti, in quanto soggetti non tesserati, non sono direttamente sottoposti alle regole dell’ordinamento sportivo e non risponderanno a tale regolamentazione se non in forza della licenza che verrà istituita dalla Fifa, alla quale saranno connessi doveri professionali e deontologici oltre che una riserva di giurisdizione in favore del Football Tribunal della stessa.”
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