«Siamo in una fase di profondo cambiamento e sfide per il settore Cargo aviation. Innanzitutto, il traffico Cargo aereo mondiale – contrariamente a quello passeggeri – è cresciuto a ritmi sostenuti durante tutto il 2021, anche a seguito della pandemia, grazie alle nuove tendenze del mercato e all’aumento dei consumi attraverso i canali e-commerce» spiega Elena Felici.
«È certo che nel 2022 tale ripresa e la geografia dei trasporti sono e saranno profondamente incise dal conflitto in atto, ma non vi è dubbio che nell’ultimo decennio la globalizzazione ormai estesa a tutti i settori, e quindi la necessità (oltre alla convenienza) di operare in mercati lontani, ha giocato un ruolo fondamentale in questo sviluppo, insieme all’evoluzione della produzione just-in-time.
In questo modo, nel tempo, gli operatori cargo sono diventati un tassello fondamentale della catena di produzione e distribuzione, e sono emerse figure con caratteristiche diverse: alla catena operatore cargo, spedizioniere e handler aeroportuale si sono affiancati per esempio gli express courier che utilizzano i propri mezzi, con un impatto anche sugli schemi giuridici di riferimento. Si tratta di un mercato in veloce e complessa evoluzione, che richiede l’adeguamento delle strutture “di contorno” (non solo quelle aeroportuali ma anche la logistica cittadina) e che dovrà confrontarsi a tempo di record con l’evoluzione delle tecnologie e la transizione ecologica».
L’articolo completo a cura di Antonio Ranalli su italiaoggi.it.