Progetti | 08.10.2021

Un contratto in legal design per il Frutteto LCA

Volevamo che il contratto di collaborazione esprimesse la stessa cifra innovativa e l’attenzione che vive nel progetto del Frutteto


Marketing & Communication
marketing@lcalex.it

Abbiamo voluto fin da subito che il contratto di collaborazione esprimesse la stessa cifra innovativa e l’attenzione al futuro che vive nel progetto del Frutteto LCA; che non si limitasse, dunque, a contenere l’elenco delle regole tra le parti, ma mostrasse in modo intuitivo il risultato finale della cooperazione con Moso e Blu Martesana. Quando abbiamo iniziato a ragionare sulla visualizzazione, è stato Uberto Resta Pallavicino, Presidente di Moso, ad avere la felice intuizione di inserire l’immagine di un albero nel contratto. Tenuto conto che il ridotto numero di clausole ci consentiva ampio spazio creativo, noi del team abbiamo accolto la sfida con entusiasmo.

Nonostante l’apparente semplicità del risultato, ogni dettaglio della visualizzazione è stato attentamente studiato. La lettura del documento procede dal basso verso l’alto, come suggerito dalle frecce che dalle radici salgono attraverso il tronco e orientano la direzione della lettura. Nomi e dati essenziali delle tre parti sono collocati a livello delle radici: sono le parti, con i loro valori, ad ancorare e nutrire il comune obiettivo di valorizzazione del territorio. Questo comune scopo, che sorregge la realizzazione del Frutteto, trova spazio e solidità – quale premessa condivisa- nello svilupparsi del tronco. Dal tronco si irradiano le obbligazioni individuali delle parti che coprono la chioma. Ogni parte è identificata dal suo colore aziendale; la scelta di colori simili per Blu Martesana e Moso sottolinea il collegamento tra i due soggetti. I rami collegano ciascuna delle parti alla obbligazione che la riguardano; le obbligazioni reciproche o comuni sono raggiunte da più rami colorati. Un QR Code consente di identificare con facilità e immediatezza il terreno in cui si sviluppa il Frutteto.

Il fine ultimo dell’intero progetto, declinato nella affermazione “Restituiamo al pianeta ciò che esso ci dona”, ci proietta verso la missione che unisce il nostro orizzonte comune. Il risultato conseguito sotto il profilo del legal design, che sovrappone abilmente contenuto e forma, ha rafforzato ulteriormente lo scopo del progetto, potenziandone il messaggio e il valore.

Il progetto in legal design è stato seguito da Barbara de Muro, insieme ad Antonio Caterino e Alessia Placchi.