Il Regolamento (UE) del Consiglio n. 269 del 17 marzo 2014 designa persone fisiche e giuridiche russe, ucraine e della Crimea coinvolte negli eventi verificatisi in Ucraina a partire dal 2014, imponendo divieti di messa a disposizione di fondi e risorse economiche.
A partire dal 21 febbraio 2022, a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina, l’elenco delle persone fisiche interessate dalle misure restrittive di cui al predetto Regolamento (UE) 269/2014 è stato progressivamente ampliato a mezzo di successivi Regolamenti modificativi ed integrativi, fino a ricomprendere quasi duemila entità ed individui sanzionati.
Il 5 giugno 2023, il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato la decisione (PESC) 2023/1094 avente ad oggetto la modifica di uno dei criteri per l’inserimento di persone fisiche e giuridiche nell’elenco dei soggetti sanzionati di cui al Regolamento (UE) 269/2014. La modifica in parola è volta ad includere nell’elenco dei soggetti sanzionati, oltre agli imprenditori di spicco che operano in Russia, già precedentemente listati, anche i loro familiari stretti e le altre persone fisiche che ne traggono vantaggio, in modo da aumentare la pressione sul governo della Federazione russa nonché al fine di intercettare le pratiche distribuzione di fondi e beni tra i familiari stretti spesso attuate dagli imprenditori di spicco per eludere le misure restrittive.
Alla luce di quanto precede e in attuazione della predetta decisione (PESC) 2023/1094, con Regolamento (UE) 2023/1089 del 5 giugno 2023, l’articolo 3, paragrafo 1, lettera g), del Regolamento (UE) n. 269/2014 è sostituito dal seguente:
«g) imprenditori di spicco che operano in Russia e loro familiari stretti, o altre persone fisiche, che ne traggono vantaggio, ovvero imprenditori, persone giuridiche, entità od organismi che operano in settori economici che costituiscono una notevole fonte di reddito per il governo della Federazione russa, resosi responsabile dell’annessione della Crimea e della destabilizzazione dell’Ucraina; o».
La modifica in parola si presta ad ampliare notevolmente il novero dei soggetti sanzionati ai sensi del Regolamento (UE) 269/2014. Si rende pertanto necessario, in attesa dell’emanazione dell’undicesimo pacchetto sanzionatorio, procedere all’aggiornamento delle policies aziendali in materia di Sanzioni alla Russia, aggiornando ed implementando i sistemi di autocertificazione e compliance.
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