Insight | 07.03.2023

La tutela dei minori dai rischi del “cyberspazio”

Nuovi obblighi per gli ISP in materia di parental control


Marketing & Communication
marketing@lcalex.it

AGCOM ha pubblicato le Linee Guida in materia di “sistemi di protezione dei minori dai rischi del cyberspazio”, accessibile a questo link.

La delibera – adottata il 25 gennaio 2023 – si pone l’obiettivo di dare attuazione effettiva all’art. 7-bis del decreto-legge 30 aprile 2020, n. 28 (come convertito dalla legge 25 giugno 2020, n. 70) che ha previsto l’obbligo per i fornitori di servizi di accesso ad Internet (c.d. ISP) di predisporre sistemi di parental control all’interno delle offerte rivolte ai consumatori (e non anche, quindi, nelle offerte business).

Gli ISP sono liberi di adottare i sistemi di parental control che ritengono più idonei, purché – come requisito minimo – in grado di bloccare l’accesso ai domini che contengono contenuti inappropriati per i minori.

Le Linee Guida individuano, pertanto, una serie di categorie di contenuti ritenuti non adatte ad un pubblico minore di età che gli ISP devono permettere ai consumatori di bloccare, tra cui in particolare: contenuti per adulti, gioco d’azzardo, armi, violenza, odio e discriminazione, etc.

Le Linee Guida distinguono altresì gli ISP in tre diverse fasce sulla base del numero di utenze attive, prevedendo per la fascia A (operatori con più di centomila linee dati attive) e per la fascia B (operatori con un numero di linee attive compreso tra le diecimila e le centomila) ulteriori obblighi relativi alla configurabilità dei sistemi di parental control su fasce orarie.

Le Linee Guida prevedono altresì una serie di obblighi in capo agli ISP volti da un lato ad agevolare la diffusione dei sistemi di controllo parentale e, dall’altro, ad agevolarne l’utilizzo da parte dei consumatori.

Sotto il primo profilo (diffusione dei sistemi), la delibera ha previsto che gli ISP includano di default i sistemi di parental control nelle offerte dedicate ai minori e prevedano la possibilità di attivarli, su richiesta del consumatore, nelle altre tipologie di offerte. In ogni caso, i sistemi di parental control devono essere forniti gratuitamente e senza che sia previsto alcun costo a carico dei consumatori correlato all’attivazione, alla configurazione, al funzionamento e alla disattivazione degli stessi. Non è inoltre possibile vincolare l’utilizzo del sistema di parental control alla sottoscrizione di servizi accessori a pagamento.

In caso di violazione di queste disposizioni da parte degli ISP, l’AGCOM potrà ordinare la cessazione della condotta e la restituzione delle eventuali somme addebitate al consumatore, entro un termine comunque non inferiore a sessanta giorni.

Le Linee Guida hanno inoltre previsto degli obblighi di informazione sui sistemi di parental control che coinvolgono anche soggetti diversi dagli ISP. Infatti, oltre a questi ultimi, gli operatori di telefonia, di reti televisive e di comunicazioni elettroniche in genere dovranno realizzare adeguate forme di pubblicità (tramite informativa sul sito web, e-mail, documentazione contrattuale, SMS, etc.) relative ai sistemi di parental control pre-attivati nei servizi offerti in modo da sensibilizzare i consumatori sul loro utilizzo e permettergli il compimento di scelte informate circa la loro attivazione e configurazione.

Sotto il secondo profilo (promozione dell’utilizzo da parte dei consumatori), la delibera impone agli ISP di mettere a disposizione sui propri siti web informazioni chiare ed esaustive relative all’attivazione, alla configurazione, al funzionamento e alla disattivazione dei sistemi di parental control, nonché di predisporre modalità di gestione degli stessi che siano semplici e intuitive e che permettano di effettuare le operazioni di attivazione, configurazione, funzionamento e disattivazione tramite semplice interfaccia web oppure app installata sul terminale del consumatore.

Venendo ai soggetti legittimati all’gestione dei sistemi di parental control, le Linee Guida attribuiscono detta facoltà solo ai titolari dei contratti con gli ISP, oppure ai soggetti esercenti la responsabilità genitoriale, i quali devono essere identificati tramite accesso all’interfaccia di gestione del sistema di parental control tramite SPID, codice PIN fornito al momento dell’attivazione dell’utenza o comunicato in forma riservata (ad esempio tramite SMS); autenticazione nell’area riservata dell’ISP oppure tramite OTP.

L’esigenza di adottare le Linee Guida è emersa a seguito dell’attività di vigilanza effettuata dall’AGCOM per garantire il corretto funzionamento del mercato delle comunicazioni elettroniche. Detta attività di indagine ha, infatti, dimostrato come lo stato di implementazione dei sistemi di parental control fosse solo parziale e non pienamente conforme alla normativa stessa sia in relazione ai costi per i clienti sia in merito alle concrete modalità applicative.

Se da un lato, infatti, i principali ISP avevano già previsto (in un’ottica di customer care) la possibilità per i consumatori di beneficiare di sistemi di parental control, dall’altro, la mancanza di indicazioni precise circa le modalità funzionamento e i costi degli stessi hanno determinato una mancanza di uniformità nelle tutele garantite ai minori.

L’obiettivo conclamato che le Linee Guida si prefiggono, pertanto, è quello di offrire una protezione estesa alle categorie di utenti più deboli, in un ambiente digitale che ad oggi risulta largamente frequentato anche dai minori (anche in età pre-scolare) ed esposto ai rischi della circolazione e della fruizione incontrollata di contenuti.

In quest’ottica, le Linee Guida dovrebbero consentire di uniformare il livello di protezione offerto attraverso internet e i dispositivi mobili indistintamente a tutti i consumatori, equiparandolo di fatto a quello garantito attraverso i servizi di media (TV, OTT, etc.) per i quali il filtro editoriale ha da sempre reso più semplice – ed efficace – l’implementazione di misure a tutela dei minori.

 

I professionisti di LCA hanno sviluppato una considerevole esperienza nell’assistenza a fornitori di servizi di comunica-zione elettronica e di servizi di media audiovisivi, sia italiani che esteri, con riferimento agli obblighi in materia di prote-zione dei minori e, in generale, su profili regolamentari e contrattuali.

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Equity Partner
Giulio Vecchi
Mid-Level Associate
Marco Losito

Marketing & Communication
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