A circa un anno dall’approvazione della riforma sulla prevenzione e risoluzione di crisi d’impresa gli avvocati tracciano un primo bilancio: se è vero, infatti, che dal punto di vista civile il nuovo Codice ha introdotto “strumenti innovativi e meno afflittivi per uscire dalla crisi”, da quello penale “resta l’idea dell’efficacia dissuasiva di pene molto severe”.
Parla così Matteo Uslenghi, intervistato da Antonio Ranalli per ItaliaOggi, a proposito della riforma che modifica solo in parte le norme penali fallimentari.
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