È di questi giorni la notizia del mega deal concluso da Etsy che ha acquistato l’ex-startup Depop ideata e fondata in Italia, in H-Farm, per un miliardo e seicento venticinque milioni di dollari. L’orgoglio nazionale è salito alle stelle. Tuttavia, questo grande successo per Simon Beckerman (fondatore di Depop), per H-Farm e per tutti i fondi che hanno investito nei vari round di investimento (sottolineo tutti internazionali, ad esclusione di H-Farm e dei primi business angel), fa sorgere alcune domande. L’exit di Depop avrebbe avuto così successo se fosse stata una società italiana? Ricordiamoci che i fondi di venture inglesi che hanno investito in Depop hanno trasferito tutte le sue attività a Londra. Inoltre, se così non fosse accaduto, Depop sarebbe riuscita ad attrarre così tanti fondi istituzionali, una volta comprovato il proprio modello di business e la propria traction sul mercato, come invece ha fatto da Londra?
- la tecnologia e l’ingegno italiano sono apprezzati nel mondo. La speranza che questo successo, in parte “made-in Italy”, possa attrarre investitori internazionali in Italia (in ogni stato dell’investimento) è una realtà;
- il Paese deve strutturarsi, anche con alcuni interventi legislativi, affinchè gli “unicorn in pectore” rimangano in Italia. Penso che siamo sulla strada buona per vedere, fra non molto tempo si spera, un mega deal totalmente made-in Italy.