La specificazione di “ethical standards” a presidio dell’imparzialità ed indipendenza degli arbitri è fondamentale nell’arbitrato internazionale, dove parti di diversa provenienza geografica e formazione legale posso scegliere i membri del tribunale arbitrale. Il tema è tradizionalmente oggetto di strumenti di soft-law di origine internazionale, ed è stato recentemente riconsiderato dalla Commissione delle Nazioni Unite per il diritto commerciale internazionale (UNCITRAL) e dall’International Bar Association (IBA). Ne sono scaturiti, il Code of Conduct for Arbitrators in International Investment Dispute Resolution adottato dall’UNCITRAL nel luglio 2023, sulla base di drafts elaborati dai segretariati UNCITRAL e ICSID il cui uso è raccomandato ad arbitri e istituzioni arbitrali attivi nel settore dell’arbitrato sugli investimenti stranieri dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, e della revisione nel 2024 da parte dell’IBA delle relative Guidelines on conflict of interest in arbitration, adottate nel 2004, riaggiornate una prima volta nel 2014 e punto di riferimento della materia.
Il Codice di condotta UNCITRAL e le IBA guidelines sono state al centro della giornata di studio sugli “Ethical Standards for international arbitrators” organizzata da Macchi di Cellere Gangemi con gli avvocati Anna De Luca e Claudio Visco, e LCA con l’avvocato Gian Paolo Coppola, con il patronato della sezione italiana dell’International Law Association e l’accreditamento dell’Ordine degli avvocati di Milano. Dopo l’apertura della giornata da parte dell’avvocata Francesca Zanasi, vice presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Milano, ci sono stati due panel di discussione.
Il primo, coordinato da Anna De Luca, è stato dedicato al Code of Conduct for Arbitrators in International Investment Dispute Resolution e ha visto gli interventi di Evgeniya Goriatcheva (Permanent Court of Arbitration, PCA), Samantha J. Rowe (Debevoise & Plimpton LLP), Carlo de Stefano (Roma Tre University) e Corentin Baslé (UNCITRAL Secretariat). Tra i temi toccati, l’impatto pratico del Codice sulla disciplina da parte della PCA della “disclosure” da parte degli arbitri, la previsione di limiti per gli arbitri all’accettazione di incarichi come difensore in altre procedure arbitrali e di altri specifici obblighi di diligenza e competenza degli arbitri previsti dal Codice.
Il secondo panel è stato moderato da Claudio Visco e si è concentrato sull’arbitrato commerciale internazionale e le nuove IBA Guidelines. Hanno partecipato, oltre a Gian Paolo Coppola, Xavier Fabre-Bulle (Lenz & Stahelin, co-chair dell’Arbitration Committee), Michael McIlwrath (MDisputes). Tra gli argomenti, le modifiche intervenute nelle Guidelines e l’opportunità che le stesse offrono per incrementare la presenza di arbitri italiani nel mondo degli arbitrati internazionali.
A chiusura del seminario, il prof. Attila Tanzi, Presidente di ILA Italy, ha svolto delle considerazioni conclusive sull’impatto degli strumenti di soft law nella pratica arbitrale e giudiziale.
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