Insight | 07.12.2022

FIFA, nasce la Clearing House

Novità in arrivo per i trasferimenti: ecco il funzionamento e le nuove regole


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Il 16 novembre è ufficialmente entrata in funzione la FIFA Clearing House.

Approvata dal Consiglio della FIFA nell’ottobre 2018 come parte di un pacchetto di riforme del sistema dei trasferimenti che segue il processo di innovazione “FIFA 4.0”, l’istituzione della FIFA Clearing House introduce cambiamenti sostanziali nell’ambito dei trasferimenti di calciatori: tra essi, l’obbligo di integrare i sistemi di tesseramento e di trasferimento interni delle varie federazioni e un sistema volto ad assicurare un’equa distribuzione dei premi relativi alla formazione dei calciatori e il rispetto delle policy antiriciclaggio.

L’istituto in esame (anche, Stanza di Compensazione FIFA) nasce con l’obiettivo principale di centralizzare, elaborare, processare e automatizzare i flussi di pagamento tra i club. Il primo passo riguarderà esclusivamente i premi di formazione FIFA; successivamente il suo compito sarà quello di elaborare tutti i pagamenti tra i club, inclusi quelli relativi ai trasferimenti dei calciatori, e gli agenti.

La FIFA, infatti, ha previsto l’assegnazione di premi di formazione nell’ambito dei trasferimenti dei calciatori con lo scopo di assicurare un riconoscimento economico ai club che hanno contribuito alla formazione sportiva del calciatore.

In particolare, essi sono:

  • l’indennità di formazione (“Training Compensation”), ovvero un importo che viene pagato dal club che tessera il calciatore come professionista per la prima volta o che lo trasferisce da una federazione straniera entro i 23 anni di età; e
  • il meccanismo di solidarietà (“Solidarity Mechanism”), che assicura la distribuzione della percentuale del 5% del prezzo di trasferimento di un calciatore tra tutti i club che hanno contribuito alla sua formazione dai 12 ai 23 anni.

 

Tuttavia, fino ad ora risultava difficile garantire la corretta e puntuale assegnazione dei premi nei confronti di tutte le squadre interessate, con la conseguenza che molte di esse non ricevevano i pagamenti che gli spettavano trovandosi costrette a rinunciarvi o ad agire per vie legali.

In tal senso, la FIFA Clearing House, un ente separato e indipendente rispetto alla FIFA costituito a Parigi con funzioni di intermediario finanziario avrà il compito di assicurare il puntuale pagamento dei premi promuovendo la massima trasparenza finanziaria.

Essa, infatti, è dotata di un’apposita licenza rilasciata dalla “Autorité de Contrôle Prudentiel et de Résolution” che le consentirà di ricevere ed elaborare i pagamenti per conto dei club in conformità alle norme finanziarie internazionali e in particolare alla Direttiva europea sui servizi di pagamento (PSD2).

Funzionamento

Il funzionamento della Clearing House è disciplinato dall’apposito Regolamento della FIFA Clearing House.

Il Regolamento disciplina il processo di distribuzione dei premi di formazione e ne riconosce tre fasi:

  1. il riconoscimento in capo ai club del diritto ai premi di formazione;
  2. la compilazione del Passaporto Elettronico del Giocatore (PPE);
  3. il trasferimento dei pagamenti tra i club attraverso la Clearing House.

 

Il Regolamento individua i requisiti per l’ottenimento dei premi di formazione (indennità di formazione o meccanismo di solidarietà). In caso di trasferimento internazionale di un calciatore, sussistendo i requisiti per detti premi in favore dei club formatori, all’interno del FIFA Transfer Matching System verrà generato un PPE provvisorio relativo al calciatore trasferito. Il PPE è il documento elettronico che contiene le informazioni sul calciatore e sulla sua carriera e le diverse società con cui è stato tesserato dall’anno solare in cui ha compiuto 12 anni.

Una volta emesso, il PPE sarà consultabile sul TMS per un periodo di 10 giorni (c.d. “Periodo di Ispezione”) al termine del quale la Segreteria Generale della FIFA avvierà il c.d. “Processo di Revisione” del PPE che durerà ulteriori 10 giorni.

Durante tali periodi, le federazioni e i club che riterranno di non essere stati annoverati nel percorso di formazione potranno richiedere di essere inseriti in quello definitivo, caricando nel TMS i contratti offerti al calciatore o le ulteriori motivazioni a supporto della richiesta, mentre i club che hanno rinunciato a tali premi saranno chiamati a caricare nel TMS documentazione attestante la rinuncia.

Tali processi consentiranno alla FIFA di determinare la versione finale del PPE, garantendo l’individuazione di tutti i club che hanno contribuito alla formazione del calciatore nonché l’accuratezza delle informazioni riportate, facilitando quindi il calcolo dei premi di formazione. Una volta definitivo il PPE sarà accompagnato da un “Allocation Statement” contenente le informazioni necessarie per elaborare i pagamenti e i relativi importi da distribuire secondo le norme contenute nel Regolamento sullo Status e Trasferimento dei Calciatori (FIFA RSTP). L’Allocation Statement verrà predisposto sulla base della prova di avvenuto pagamento del prezzo di trasferimento che il club cessionario caricherà sul TMS. Si noti che nel caso di trasferimento internazionale che integri i requisiti per il riconoscimento del meccanismo di solidarietà, il prezzo pagato dal club acquirente sarà il 95% del prezzo concordato tra le parti per la il trasferimento. Il restante 5% dovrà infatti essere trattenuto e successivamente redistribuito ai club aventi diritto tramite la Clearing House.

L’ultimo passaggio è il “Compliance Assessment”. In quanto fornitore di servizi di pagamento, la Clearing House ha l’obbligo di monitorare i rapporti commerciali che si svolgono al suo interno e le transazioni effettuate in forza di tali rapporti. Per tale motivo, i club devono sottostare ad una serie di procedure di controllo in tema di antiriciclaggio, anticorruzione e contrasto al finanziamento del terrorismo. La valutazione di conformità consisterà in una vera e propria due diligence delle società sportive, dei loro UBOs, della natura della transazione e dei suoi rischi nonché della fonte dei fondi utilizzati per i pagamenti.

Una volta superata questa fase di controllo, la Clearing House invierà al club debitore una “Payment Notification” indicando l’importo totale e i dati di pagamento. Il club entro 30 giorni dalla ricezione della notifica dovrà procedere con il pagamento alla Clearing House e inviarne prova tramite il TMS. Nel caso in cui i club non paghino entro il termine dei 30 giorni o non collaborino attivamente al “Compliance Assessment” seguendo le indicazioni della Clearing House verranno imposte delle sanzioni che possono andare dalla multa, all’incremento del 2.5% del premio di formazione dovuto fino al divieto di tesserare calciatori nelle future sessioni di mercato nei casi più gravi.

Prospettive future e criticità

L’obbligo di far transitare i pagamenti dalla Stanza di Compensazione FIFA rappresenta una svolta epocale nel modo in cui verranno gestiti i flussi finanziari del sistema calcio. Si passerà quindi dall’attuale sistema di reclamo dei premi di formazione a un sistema automatizzato che dovrebbe evitare contestazioni e relativi contenziosi.

Tuttavia, appare chiaro come l’implementazione di un meccanismo automatico così complesso pone dei risvolti pratici non trascurabili.

Le principali criticità, a nostro avviso, sorgeranno in relazione all’accesso ai sistemi informatici della Clearing House e alla condivisione di informazioni tra club e federazioni. Come visto, infatti, club e federazioni sono chiamati a scambiare dati e collaborare attivamente nel TMS al fine di predisporre i PPE dei calciatori e di redistribuire i premi di formazione spettanti ai vari club.

È evidente che per garantire una collaborazione efficiente e un proficuo scambio di informazioni sarà necessario implementare dei sistemi elettronici nazionali sia per il tesseramento che per i trasferimenti nazionali. Per tale motivo, la FIFA ha previsto che tutti i club dovranno registrare i loro calciatori presso il sistema elettronico nazionale della federazione di appartenenza a partire dall’età di 12 anni e, a loro volta, le federazioni dovranno collegare i loro sistemi elettronici nazionali mediante il sistema “FIFA Connect” che permetterà lo scambio di informazioni a livello internazionale.

Pertanto, i club chiamati ad adattarsi all’utilizzo di tali strumenti non potranno limitarsi ad operare marginalmente ma dovranno abituarsi ad utilizzarli continuativamente. Ciò significa che tutti i club dovranno dotarsi al più presto al loro interno di professionisti specializzati in grado di operare con il TMS e con i nuovi sistemi FIFA e di gestire eventuali problemi che potrebbero derivare dai sistemi informatici così da garantire ai club un supporto continuativo, non essendo possibile, ai sensi dei Regolamenti FIFA, servirsi di professionisti esterni che abbiano le credenziali di accesso al TMS del club e che ne dispongano liberamente.

Un ulteriore tema sarà la corretta implementazione del “Compliance Assessment” dei club. Infatti, la valutazione del rischio di riciclaggio di denaro o finanziamento alla criminalità è un procedimento lungo che necessita di un’attiva collaborazione delle parti sottoposte a tali controlli.

L’implementazione delle procedure necessarie allo svolgimento delle verifiche e l’adattamento alle relative richieste secondo le “best practices” in materia potrebbero, infatti, non essere sempre agevoli, soprattutto, ad esempio, per i club meno strutturati.

Pertanto, sebbene la FIFA Clearing House sia già entrata in funzione, è auspicabile che a breve venga avviato un dialogo tra la FIFA e le federazioni e le singole leghe o i singoli club in relazione all’adeguamento alle nuove prescrizioni e alle problematiche che potranno scaturire dalle nuove incombenze per permettere a tutti i club di usufruire delle agevolazioni di questo nuovo

 

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