Qualche mese fa ci eravamo occupati delle vicende che avevano visto coinvolta la società Techmania S.r.l. (https://www.linkedin.com/groups/8414642/8414642-6059383129183973379), nell’ambito dell’attività di monitoraggio del settore dell’e-commerce avviata dall’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (AGCM).
Tale procedimento era stato avviato in base a numerose segnalazioni di consumatori che lamentavano comportamenti gravemente scorretti nelle vendite on line sul sito techmania.it.
L’AGCM, nei giorni immediatamente seguenti all’ispezione di cui sopra e sulla base delle prove assunte (dalle quali emergevano percentuali molto alte di ordini cancellati e per i quali i consumatori non avevano ricevuto il rimborso dovuto), aveva adottato una misura cautelare nei confronti di Techmania, con cui ordinava alla società di vendere solo i beni che fossero effettivamente nella sua disponibilità.
A conclusione dell’istruttoria, l’AGCM ha stabilito che la pratica commerciale posta in essere dalla Techmania S.r.l., costituisce una pratica commerciale scorretta ai sensi degli articoli 20, 24, 25, lettera d) e 61 del Codice del Consumo; per tale ragione l’AGCM ha vietato a Techmania la “diffusione o continuazione” della suddetta pratica commerciale ed ha deciso di irrogare, nei confronti della società, una sanzione di 400.000 Euro.
L’AGCM ha precisato che questo è “l’ultimo di sette procedimenti già conclusi nel 2015, nei confronti di diversi operatori di e-commerce, che hanno portato all’irrogazione di sanzioni pari complessivamente a 970.000 euro”.