Nel solco della più recente giurisprudenza europea, il Tribunale di Roma ha condannato la piattaforma digitale http://www.break.com per aver illegalmente pubblicato programmi televisivi di Mediaset sulle proprie pagine.
La sentenza, con la quale il Tribunale ha comminato una sanzione pecuniaria di Euro 115.000 – più di Euro 1.000 per ciascun minuto di video illegittimamente pubblicato sulla piattaforma – riconosce la responsabilità civile dell’Internet Service Provider (o ISP) in ragione del suo ruolo attivo nella gestione dei contenuti pubblicati sulle pagine internet.
Secondo il Tribunale, non può ritenersi infatti applicabile agli Internet Service Provider l’esenzione prevista dall’art. 16 del decreto legislativo 70/2003 a favore degli hosting provider, in quanto gli aggregatori online non fungono più esclusivamente da intermediari passivi e tecnici ma, attraverso la profilazione degli utenti per l’invio di messaggi pubblicitari ad hoc, l’organizzazione e catalogazione dei contenuti sulla base di categorie (grazie alla presenza anche di un team editoriale) e la messa a disposizione di video correlati a quelli visualizzati dall’utente, gli stessi provider assurgono ad un ruolo di hosting attivo.
La sentenza chiarisce altresì che il titolare del diritto d’autore leso dalla condotta dell’ISP non è tenuto – per ottenerne la rimozione – a fornire all’aggregatore i singoli URL illegittimi, in quanto ciò configurerebbe un onere irragionevolmente gravoso.