Il momento di forte incertezza che stiamo vivendo ha indotto molti a riflettere in merito all’opportunità di programmare anticipatamente la successione del proprio patrimonio artistico.
In primo luogo, al fine di evitare che la generazione subentrante, per effetto di un’improvvisa apertura della successione, possa trovarsi impreparata a gestire una collezione e incapace di garantire la continuità del lascito familiare, con il rischio che esso finisca con l’essere disperso. Inoltre, per individuare gli strumenti tecnici più adeguati non solo per ragioni fiscali ma soprattutto allo scopo di soddisfare le esigenze del disponente e di perseguirne tutti gli obiettivi.
Una strada è quella della donazione: la contrazione del valore di mercato di alcune opere per effetto della pandemia potrebbe infatti costituire un incentivo per i collezionisti che intendono donare.
Leggi l’articolo su We Wealth di Emanuela Rollino.