Gli studi legali italiani registrano negli ultimi mesi un incremento significativo di contatti da parte di alcuni fondi, con società potenzialmente interessate al finanziamento di contenziosi. LCA sta lavorando da un anno a un accordo per finanziare l’esecuzione di una sentenza italiana all’estero. «Speriamo di chiudere a breve – conferma Luciano Castelli – ma queste operazioni richiedono anni per concludersi. In parallelo siamo al lavoro per finanziare anche una causa davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo e per far entrare un fondo in una proposta di concordato che prevede una domanda risarcitoria importante».
A causa della crisi economica in corso ci saranno sicuramente meno soldi in futuro per affrontare una controversia, e il litigation funding può diventare molto utile in questa fase. «Ma i ritardi della giustizia, ulteriormente penalizzati dalla chiusura e dalle incertezze imposte dal coronavirus, sono un freno per lo sviluppo di certe operazioni in Italia», afferma Gian Paolo Coppola.
Leggi l’articolo de Il Sole 24 Ore a firma di Michela Finizio!