Gli esami di abilitazione per gli avvocati sono al bivio cruciale: terminata la correzione degli scritti per la sessione 2019 in molte commissioni, restano le grandi città quali Milano, Roma e Napoli. Cresce la preoccupazione dei candidati, e degli studi con cui collaborano, per i tempi di conclusione dell’intero percorso.
Ha raccolto più di 50 adesioni la lettera aperta di ASLA che invita Governo e istituzioni forensi ad assumere ogni necessaria misura per porre rimedio «all’inedito ritardo finora accumulato – si legge nel testo – garantendo la conclusione della correzione delle prove scritte entro e non oltre il 31 luglio 2020». A firmare molte grandi realtà della consulenza legale, tra cui LCA, BonelliErede, Gianni Origoni Grippo Cappelli, DLA Piper e Deloitte.
Anche il presidente di ASLA, Giovanni Lega, managing partner di LCA, chiede tempi definiti per i praticanti: «Questa incertezza – sottolinea – impedisce agli studi di organizzare la concessione ai praticanti dell’usuale periodo di study leave per la preparazione della prova orale e di pianificare l’attività di studio dei prossimi mesi».
Scopri di più nell’articolo de Il Sole 24 Ore a cura di Valeria Uva.