News | 22.04.2020

Ecco perchè in lockdown è ancora più importante celebrare la Giornata Mondiale della Terra


Marketing & Communication
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Oggi, 22 aprile, si celebra la Giornata Mondiale della Terra; un’occasione che quest’anno si veste di un significato ancora più importante poiché giunge al suo 50esimo anniversario nel corso di un lockdown senza precedenti, dovuto all’emergenza epidemiologica da cd. Coronavirus.

L’attuale pandemia ha riportato la tematica ambientale al centro del dibattito sociale. In tale contesto, si è sviluppata una maggiore consapevolezza circa la stretta connessione tra azione umana e impatto ambientale.
Secondo recenti studi, molte delle catastrofi dell’era moderna non sono casuali, ma la conseguenza diretta dell’impatto umano sull’ambiente. Le attività dell’uomo hanno alterato in maniera significativa il Pianeta, tornato a respirare solo in un momento di “arresto” globale. E quindi, ci chiediamo, siamo forse noi l’ospite?

Se da un lato la correlazione tra l’inquinamento atmosferico e la diffusione da COVID-19 resta oggetto di una vivace querelle tra esperti, dall’altro è emerso con chiarezza che alcune misure di prevenzione al contagio, tra cui la sospensione delle attività produttive e dei trasporti a lungo raggio, hanno avuto un impatto positivo sull’ecosistema.
La necessità di ritrovare un equilibrio tra il nostro stile di vita e l’ambiente che ci circonda è la chiave per comprendere come evitare di ripetere una serie di errori.
Il rischio della pandemia è, infatti, quello di un ritorno alla società dell’“usa e getta”, con materiali ed oggetti monouso: è importante non dimenticare che igiene e sicurezza devono essere complici e – non nemiche – della salute, umana e ambientale. L’esortazione, quindi, è quella di provare a concepire un percorso integrato tra sicurezza sanitaria e circolarità.

Questo periodo di lockdown ci ha dato l’opportunità di ripensare ai nostri stili di vita e alle nostre organizzazioni: si riparte, dunque, da una fase di “ricostruzione” in cui è necessario ripensare a modelli di business sostenibili “by design”, dove la sostenibilità, anche – ma non solo – ecologica, costituisca l’“inception” di ogni progetto.

In effetti, in questi giorni, la nostra organizzazione, come tante altre, sta concependo dei protocolli comportamentali per il rientro: questa proceduralizzazione delle condotte, a ben vedere, permetterà di creare i presupposti per abituare i soggetti ad agire in maniera ancor più consapevole, a pesare ogni azione. Del resto, se siamo in grado di preoccuparci per la nostra salute di fronte ad un “nemico invisibile”, perché non dovremmo esserlo davanti ad un nemico ben visibile, come l’emergenza ambientale?
La svolta per il rilancio di un’economia circolare e sostenibile passa necessariamente dalle istituzioni; in effetti, i vertici europei si sono dichiarati a supporto di un recovery plan ad ampio raggio che sappia coniugare crescita economica e transizione ecologica in modo efficiente. Il quadro di riferimento e gli strumenti per attuare questo piano (dall’European Green Deal ai portafogli di investimento sostenibile promossi dalle istituzioni finanziarie nazionali) sono sicuramente incentivanti per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs).

E non è curioso che l’Italia, tra i paesi più colpiti dalla pandemia Covid-19, risulti tra gli stati che, secondo recenti studi, hanno il più alto potenziale “green? Per questa ragione proprio il nostro Paese potrebbe avere un ruolo chiave nella svolta ecologica durante la fase di ripresa economica, anche in un’ottica di competitività sul mercato.

Il tema della sostenibilità diventa sempre più centrale come fattore di creazione di valore tangibile per le imprese, capaci così di andare oltre la crisi, grazie a una visione a medio-lungo termine.
Le imprese sostenibili sono quelle più resilienti e che sanno più velocemente riadattarsi, puntando anche sulla digitalizzazione come fattore di sostenibilità.

L’Earth Day è un’occasione per riflettere sulla possibilità di portare a termine questi obiettivi in una prospettiva di cambiamento e adattamento che, anche tenuto conto della situazione contingente, è resa più che mai necessaria. Non solo: ci ricorda che l’ospite della Terra siamo noi.

Il Comitato Green di LCA 

Mid Level Associate
Chiara Leonardi
Senior Associate
Alessia Placchi

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